Il car sharing del futuro
È iniziata ieri a Brescia, con il primo chilometro percorso in modalità di guida totalmente autonoma da una Fiat 500 elettrica, la sperimentazione di un modello di car sharing innovativo, che prevede veicoli in grado di raggiungere da soli gli utenti e di ripartire in autonomia verso un parcheggio, una stazione di ricarica o un nuovo cliente una volta terminato l’utilizzo.
Il progetto del Politecnico di Milano e di A2A, parte del programma di ricerca del MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile), nasce dall’esigenza di sviluppare modelli innovativi per una mobilità urbana più efficiente e sostenibile. L’obiettivo è contribuire alla riduzione del traffico, migliorare la sostenibilità ambientale e ottimizzare il sistema di auto condivisa, che attualmente presenta criticità operative.
Si tratta di un modello di car sharing unico in Europa che unisce le potenzialità dell’auto elettrica a quelle della guida autonoma, proponendo un nuovo paradigma di mobilità urbana, riducendo il numero di auto circolanti in città e trasformando il servizio in un’esperienza più sostenibile.
La presentazione del progetto si è tenuta presso l’auditorium del Termoutilizzatore A2A di Brescia. All’evento hanno partecipato l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, i professori Sergio Matteo Savaresi e Dario Zaninelli del Politecnico di Milano, il Presidente del MOST prof. Ferruccio Resta e la sindaca di Brescia Laura Castelletti, coordinati da Davide Alberti, responsabile del team Ricerca e Sviluppo di A2A.
Il Politecnico di Milano si conferma un punto di riferimento nella ricerca tecnologica, con particolare attenzione al settore automotive e allo sviluppo di sistemi di guida autonoma, un settore strategico per la mobilità del futuro. Il progetto mira a ridurre il numero di veicoli in circolazione, migliorando sicurezza stradale, traffico e sostenibilità ambientale.
Grazie all’implementazione di complessi algoritmi di intelligenza artificiale e all’ottenimento dell’autorizzazione ex Decreto Ministeriale 70/2018 (Decreto Smart Road) il progetto ha permesso a diversi veicoli di completare percorsi urbani aperti al traffico, affrontando situazioni come rotonde e attraversamenti pedonali con successo, dimostrando la capacità di riconoscere e rispondere agli ostacoli in tempo reale.
Questa sperimentazione rappresenta un fondamentale passo in avanti verso nuovi modelli di mobilità sostenibile, raccogliendo e mettendo a frutto anni di esperienze fatte dal Politecnico di Milano nell’ambito delle competizioni su pista di auto autonome, della 1000 Miglia edizione 2023 e 2024 e anche attraverso la ricarica wireless dei veicoli elettrici” afferma Sergio Matteo Savaresi, docente di Automation and Control in Vehicles al Politecnico di Milano.
Sergio Matteo Savaresi, docente di Automation and Control in Vehicles
I test si sono estesi a contesti molto diversi: dalle autostrade alle strade extraurbane, fino a condizioni di montagna con scarsa connettività o attraverso gallerie. Questo approccio progressivo mira a preparare i veicoli ad affrontare scenari sempre più complessi, garantendo robustezza e affidabilità degli algoritmi.
Nel 2025, la sperimentazione entrerà nel vivo a Brescia, con test su strade urbane aperte al traffico per analizzare l’interazione tra i veicoli autonomi e la complessità della mobilità urbana. A supporto di queste prove, è stata introdotta la supervisione remota: un sistema che consente a un operatore umano di intervenire in situazioni limite, ovvero quando il veicolo non è in grado di gestire autonomamente determinate circostanze, chiamate “casi limite”. Questo approccio innovativo prevede che un supervisore remoto possa monitorare e controllare da 20 a 30 veicoli contemporaneamente, aprendo la strada a un futuro in cui flotte autonome potranno operare in sicurezza e con efficienza, senza la necessità di conducenti a bordo.
L’iniziativa è stata promossa all’interno del partenariato MOST, grazie alla collaborazione tra il team di Ricerca e Sviluppo di A2A e il gruppo di lavoro AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.